La Fondazione Nivola guida 23 operatori culturali del
GAL Barbagia per la prima
Sardinia, Unexpected
La Barbagia è terra di tradizioni millenarie, regno delle Janas, dove il carnevale conserva il suo carattere sovversivo, il canto connette esseri umani e divinità e il vino è rosso e corposo. Ma è anche terra di sperimentazioni, di arte contemporanea, musica elettronica, fabbricazione digitale, design e innovazione.
La Barbagia è il cuore pulsante della Sardegna, in cui passato, presente e futuro collidono, scatenando energie primordiali.
Biennale Barbagia è un viaggio in sette comuni della Barbagia, alla scoperta delle radici della cultura della Sardegna e delle strade che la connettono alla contemporaneità globale.
Durante il biennio 2023-2024 arti visive, musica, teatro, danza e arte del vivere sono protagoniste di un cartellone di eventi pensati per le comunità e aperti ai viaggiatori in cerca di momenti da condividere, con la voglia di divertirsi e di scoprire l’anima profonda della Barbagia.
Fonni,
Identità in alto
Mamoiada,
Un canto per ricordare
Oliena,
Sotto il segno di Dioniso
Orani,
The Pergola Village
Orgosolo,
I Murales
e il Pane
Orotelli,
Il Miele dei Poeti
Ottana,
Il Teatro del mondo
Biennale Barbagia è un progetto del GAL Barbagia, guidato dalla
Fondazione Nivola, con la partecipazione di:
Fondazione Costantino Nivola, Pro Loco Arte e Sonos di Ottana, Associazione Oliena Centro, Associazione culturale Urthos e Buttos, Associazione culturale Brathallos, Armonias associazione culturale musicale, Associazione culturale Murales, Associazione di promozione sociale culturale CambiaMentis, Associazione turistica pro loco Oliena, Centro commerciale naturale Oliena, Galaveras snc, Associazione culturale compagnia teatrale I Barbariciridicoli, Associazione turistica Pro Loco Orani, Associazione culturale maschere etniche Thurpos di Orotelli, Scuola di musica Costantino Nivola, Museo Casa Biancu Srls, Associazione turistica, APS Ventu Pintau, Festina lente Associazione culturale, APS gruppo Boes e Merdules, Associazione culturale sos Merdules Bezzos de Otzana, Associazione culturale Sa Filonzana
PSR Sardegna 2014–20 – GAL Barbagia– misura 19.2, INTERVENTO 19.2.16.10.2.1.1 “COSTRUIRE LA RETE DEGLI OPERATORI PER GESTIRE I SERVIZI CULTURALI CON L’UTILIZZO DI NUOVE TECNOLOGIE”.
CODICE UNIVOCO BANDO 53003
CUP E78J20000030009
Orani, The Pergola Village
Orani è il paese natale di Costantino Nivola, artista capace di unire Sardegna e Stati Uniti, modernità e tradizione. Qui il Museo Nivola propone da anni un programma culturale fatto di mostre e eventi che portano in Barbagia artisti e visitatori da tutto il mondo.
Anche quest’anno accoglie Here I Stay, il festival di musica indipendente arrivato alla sua tredicesima edizione. I concerti si svolgono nel parco del museo e in varie location alternative. Prevista anche un”area tende e relax, food and drink area, laboratori e stand, e il biglietto ridotto per il museo per tutti i partecipanti al festival.
Un’occasione da non perdere per una tre giorni di grande musica e divertimento, e per scoprire il Museo Nivola, la mostra Isidro Ferrer. Il libro degli altri, e il paese di Orani, con il Pergola Village, la facciata di Sa Itria, la Pinacoteca Delitala e il Monte Gonare, con il suo splendido santuario e la sua vista a 360 gradi su tutta la Barbagia.
Fonni, Identità in alto
“Un orizzonte favoloso circonda il villaggio: le alte montagne del Gennargentu, dalle vette luminose quasi profilate d’argento, dominano le grandi valli della Barbagia, che salgono, immense conchiglie grigie e verdi, fino alle creste ove Fonni, con le sue case di scheggia e i suoi viottoli di pietra, sfida i venti e i fulmini”.
Così Grazia Deledda raccontava Fonni nel 1910. Ma i suoi mille metri di altitudine e i suoi inverni innevati non impediscono a Fonni di essere uno dei centri più vivaci della Barbagia. Nelle strade che profumano di biscotti e nelle corti in cui risuonano i racconti della rivolta di Pratobello del 1969 e delle serate disco allo Sporting Club Monte Spada negli anni Settanta, si svolge Identidades – Festival del Folklore, una tre giorni dedicata al carnevale in cui maschere da tutto il mondo si ritrovano nel cuore della Barbagia per sfilare, raccontarsi, partecipare a incontri e serate sotto il segno della festa e delle tradizioni popolari, dal Brasile al Giappone, passando per il Messico, l’Ungheria, e la Russia.
Non manca la musica, con il gruppo tenore di Fonni “Su Connottu”, e occasioni di gustare la deliziosa cucina locale.
Mamoiada, Un canto per ricordare
Chi arriva a Mamoiada riparte con due cose nel cuore: le maschere del carnevale e le cantine del Cannonau. Mamuthones e Issohadores sono i due poli opposti e complementari del corteo carnevalesco: i primi sono vestiti di pelli, il viso coperto da maschere nere, e pesanti campanacci sulla schiena, i secondi hanno camicia e pantaloni bianchi, un corpetto rosso e una maschera bianca. I Mamuthones fanno suonare i campanacci con balzi e passi ritmati, gli Issohadores “catturano” al lazzo gli astanti (con una preferenza, va detto, per il pubblico femminile). Con cantine aperte, enoteche e trattorie di qualità, Mamoiada è oggi una delle più importanti food and wine destination dell’isola.
È anche la sede, dal 2017, della kermesse di canto polifonico Armonias de istiu – In s’ammentu: gruppi da tutta l’isola si ritrovano qui per cantare filastrocche antiche, ninna nanne, duru duru, contribuendo alla conservazione del patrimonio culturale immateriale sardo.
Archeomusicando porta, invece, musica, danza e performance nei siti archeologici più belli del territorio, in un ricco programma che prevede, oltre gli spettacoli, visite guidate, escursioni, degustazioni e rievocazioni. Per festeggiare i 20 anni del Museo delle Maschere Mediterranee, il paese ospiterà MASK#20, giornata di studi sull”evoluzione storica delle maschere sarde e mediterranee, con una sfilata in notturna che vedrà tra i protagonisti Mamuthones e Issohadores, Boes e Merdules di Ottana, i Thurpos di Orotelli, e special guests le maschere di Tricarico, dalla Basilicata.
Oliena, Sotto il segno di Dioniso
“Non conoscete il nepente d’Oliena neppure per fama? Ahi lasso! Io son certo che, se ne beveste un sorso, non vorreste mai più partirvi dall’ombra delle candide rupi, e scegliereste per vostro eremo una Domo de Janas.” Così Gabriele d”Annunzio scriveva nel 1910, ricordando Oliena e li suo vino “colore del fuoco e con l”odore d’un profondo roseto”.
E se anche non siete pronti a trasferirvi in una Domus de Janas, (ma vi consigliamo di visitarne almeno una, tra le 42 sparse nel territorio), locande e b&b sono pronti ad accogliervi per Nepentes, una due giorni dedicata al vino, alle cultura e all”arte di vivere che vi farà scoprire il paese tra cooking show, degustazioni, musica e un raduno di auto d”epoca che sarebbe piaciuto anche al Vate. E da un creativo ad un altro, il celebre pubblicitario Gavino Sanna presenterà i vini della Cantina Mesa, dove enologia e design si incrociano.
Dal 2017 Oliena accoglie studiosi e professionisti da ogni parte del mondo per InnestiUrbani, workshop di progettazione per ripensare le logiche del vivere e dell”abitare nel contemporaneo. Guidata da Politecnico di Milano, Università di Cagliari e Università di Sassari, aperta a studentə di architettura italiani e internazionali, InnestiUrbani è una manifestazione che prende Oliena come key study e punto di partenza per esplorare i modi in cui design, architettura e urbanistica possono disegnare un futuro sostenibile.
Nepentes
Innestiurbani2023
Orgosolo, I Murales e il Pane
Orgosolo è meta ogni anno di decine di migliaia di viaggiatori, alla ricerca delle radici della vita agropastorale tradizionale e della storia politica e sociale della Barbagia del #900. Lungo le strade del paese è possibile ammirare più di 150 murales, realizzati a partire dal 1969 per commentare fatti politici e sociali, esprimendo la voce e la protesta popolare. Appuntamento a Orgosolo, all’Anfiteatro comunale per due giornate di musica e tradizioni, con il concerto del gruppo “Tenore Murales” e dei tanti cori sardi invitati per l”occasione. La festa, naturalmente, continua per le vie del paese.
Nella giornata precedente, “Isetande Sero de Istiu”, Il Museo del Pane carasau di Orgosolo propone una giornata all’insegna della panificazione tradizionale, per celebrare l’importanza del pane in tutte le culture del mondo, e in particolare del pane carasau in quella sarda.
Nella splendida cornice di Casa Biancu, dimora ottocentesca perfettamente conservata, si scoprirà tutto il processo di produzione del pane, dalla coltivazione del grano alla macinazione delle farine, dall’impasto alla cottura. Una giornata golosa in cui si potrà assaggiare il “pane lentu” appena uscito dal forno, e il “pane tosto” frutto della biscottatura che lo rende croccante e di lunga durata. La serata si concluderà in compagnia, fra musica e danze.
Sero de Istiu
Workshop: Breaking Bread
Orotelli, Il Miele dei Poeti
Nel 1984 Maria Lai arrivò a Orotelli, paese natale del suo grande amico, il poeta e scrittore Salvatore Cambosu, per trasformare le strade in un alveare brulicante di artisti e opere d”arte. Poche tracce rimangono di quell”evento (cercate, nei selciati e attorno a porte e finestre, degli esagoni rossi che l’artista aveva tracciato come omaggio alla vita). Resta però la memoria di Salvatore Cambosu, l’autore di Miele Amaro, pietra miliare della letteratura sarda del Novecento, che presto sarà ricordato nel nuovo museo multimediale realizzato nella sua casa natale.
Resta anche la voglia di celebrare la vita attraverso l”arte, con FestinART, progetto artistico diffuso, all’insegna della musica, che porterà artisti, fotografi, musicisti e teatranti ad animare le strade del paese.
Ottana, il Teatro del mondo
Non c’è Barbagia senza carnevale e non c’è carnevale come quello di Ottana. Maschere, pellicce, frustini e corna, nere figure che si aggirano tessendo con un fuso i destini degli uomini. Non è Eyes Wide Shut, ma l’edizione estiva della festa, le cui origini si perdono nell’antichità. I bestiali Boes sfilano a passo ritmato con magnifiche maschere di sorbo, coperti di pelli di pecora e campanacci, incalzati dai Merdules, figure dalle sembianze umane che li domano, controllati a breve distanza dalla Filonzana, donna vestita di nero, che fila la lana su un fuso come una delle parche della mitologia classica. Non manca buon vino, specialità gastronomiche ed eventi lungo le strade del paese.
Ottana è anche la sede di una delle compagnie teatrali storiche dell’isola, i Barbariciridicoli, che festeggia quest’anno i 30 anni di attività. Teatro di improvvisazione e animazione di strada, commedia e teatro sociale, spettacoli per l”infanzia e coinvolgimento dell’intera comunità: questo ed altro nella rassegna 2023, che propone spettacoli in lingua italiana e in lingua sarda, ospitando anche tre importanti compagnie isolane: Teatro la Maschera, Teatro Sassari e Teatro Tragodia.
Caratzas in Istiu